Il progetto “Liberi dall’Olio Vegetale Esausto” dell’IISACP di Orvieto  tra i premiati del concorso Senato e Ambiente

   Nuovi e importanti riconoscimenti. Bisogna ammetterlo: si respira aria di comprensibile soddisfazione all’Istituto di Istruzione Superiore Artistica Classica e Professionale di Orvieto!

 

E’ giunta la comunicazione ufficiale che il progetto “Liberi dall’Olio Vegetale Esausto”, nell’ambito del concorso “Senato&Ambiente”-Cittadinanza e Costituzione, coordinato dalle profsse Maria Assunta Acampora e Rosaria Murania, ha ricevuto il plauso della Commissione giudicatrice. Un lavoro di squadra che ha creato sinergie continue e profonde tra professionalità diverse: gli studenti degli indirizzi di enogastronomia, di multimediale, di arti figurative e scultura, coordinati dai proff. Rosalba Spagnoli, Fabrizio  Boggi , Roberto Forlini, attraverso la metodologia del problem solving, hanno avuto l’opportunità di approfondire questioni di tipo ambientale, sociale , economico, politico, commerciale.

 Dall’indagine, condotta tra attività commerciali e popolazione orvietana, emergeva un dato allarmante: in città, venivano raccolti 1.590 kg su 14.000 d’O. V. E., il 37% smaltito in maniera corretta. Si evidenziava, inoltre, un’alta percentuale di disinformazione sui punti di raccolta: soltanto il 16% degli intervistati dichiarava di conoscerli e di utilizzarli. Questi risultati avevano spinto i giovani a richiedere  un incontro con i responsabili del Comune, per capire la situazione, cercando di dialogare su possibili miglioramenti e sviluppi. Nel colloquio del 17 febbraio 2020 con gli ingegneri Marco Rulli, nuovo dirigente di settore, e Roberto Sacco, molte erano state le richieste di chiarimento, tante le cortesi risposte, che ben inquadravano questioni scottanti, meritevoli di attente riflessioni. L’eventualità di aumentare i punti di raccolta però, almeno in quell’occasione,  fu considerata residuale.

   “Non è vero che certe consuetudini sono difficili a cambiare o non si può fare diversamente – sostiene la professoressa Acampora, coordinatrice dell’iniziativa – , come bisognerebbe incentivare  collaborazioni con le Istituzioni locali, considerato che gli studenti sarebbero ben felici di entrare nell’orbita di progettazioni condivise. E’ sempre più  necessaria un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica e ambientale.”

Il progetto L. O. V. E.  ha visto il suo sviluppo in quattro fasi:

  • conoscenza della Costituzione in materia ambientale e alle norme sullo smaltimento dell’O. V. E;
  • realizzazione di sapone nel Laboratorio di Chimica, con l’uso di erbe aromatiche;
  • studio metodologico in classe; 
  • predisposizione di resoconto statistico conclusivo.

 La cerimonia di premiazione avrà luogo,in modalità webinar, venerdì 14 maggio, dalle ore 9,00 alle ore 13.00.

“La Commissione di valutazione ha particolarmente apprezzato il vostro progetto,portato a termine nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, ed esprime i piùsentiti complimenti per l’entusiasmo e la dedizione con cui i ragazzi, attentamente indirizzatidai docenti, hanno seguito questo percorso formativo volto a far cogliere ai giovanil’importanza dell’esercizio di una cittadinanza consapevole nonché dei valori della tutela edella sostenibilità ambientale. La Commissione ha inoltre valutato positivamente l’impegnocon cui gli studenti si sono cimentati nel comprendere e utilizzare gli strumenti conoscitivi eispettivi di cui il Senato della Repubblica dispone per approfondire le materie su cui è chiamato a deliberare o a esercitare le funzioni di indirizzo e controllo che gli sono proprie.”

…La dirigente scolastica, più orvietana degli orvietani, come da qualcuno viene definita, che ha già messo a segno una serie di apprezzabili risultati sul fronte dell’innovazione e del dinamismo territoriale: Il progetto L.O.V.E.– sostiene la dirigente profssa Cristiana  Casaburo -ha consentito agli studenti di avvicinarsi in maniera concreta al tema dell’educazione alla conversione ecologica, intesa come metodologia di formazione rinnovata che coinvolge necessariamente  l’economia, la giustizia, la politica  attraverso processi  che sensibilizzino tutti, partendo da gesti semplici, quotidiani. La soddisfazione per il traguardo raggiunto, consiste nell’avere la certezza di  non aver lasciato riflettere gli studenti attraverso  argomentazioni asettiche, bensì  di aver  contribuito a costruire buone pratiche”

   Da recenti notizie,  si apprende che qualcosa è cambiato. Quanto auspicato dal Progetto L. O. V. E. dell’IISACP, avrebbe trovato una prima interessante realizzazione, cosicché ben 8 nuove postazioni di raccolta sono state installate sul territorio comunale di Orvieto, dimostrando sensibilità e concretezza rispetto alle problematiche trattate. Sarebbe auspicabile per il futuro  incentivare sempre più, contatti collaborativi tra Scuola e Amministrazione comunale, perché il coinvolgimento delle giovani generazioni, che hanno dimostrato anche in questa occasione, spiccate sensibilità per grandi problemi, risulta fondamentale. La cittadinanza attiva è  partecipazione e dialogo con le Istituzioni, condivisioni progettuali e definizioni di percorsi comuni di crescita e valorizzazione.