Un’esperienza di condivisione tra Liceo delle Scienze umane e il Liceo artistico
Questa iniziativa è nata quasi per caso, da un incontro tra il formale e l’informale con la nostra Dirigente, la quale ci invitava a mettere in gioco le nostre competenze disciplinari per proporre attività didattiche motivanti e che favorissero il fare coniugato con dimensioni di carattere più teorico .Ecco che allora “questo sasso lanciato nello stagno”, come direbbe Rodari, si è trasformato in un piccolo percorso che, partendo dalla lettura di una poesia, è sfociato in considerazioni di ordine psicologico e artistico, per arrivare all’elaborazione di un prodotto visivo, frutto di emozioni e sensazioni scaturite dai dialoghi e dalle interazioni reciproche.
Gli attori di questa iniziativa sono stati i ragazzi della seconda B del Liceo delle Scienze umane e alcuni ragazzi del Liceo artistico.
L’attività si è svolta presso il Liceo artistico e ha coinvolto emotivamente non solo gli studenti ma anche i docenti che, presi dall’euforia di uno stare insieme e dalla voglia di condividere, hanno proiettato se stessi in grandi fogli utilizzando materiale di vario tipo.
Gli studenti hanno accolto con entusiasmo questa esperienza: lavorare con le mani, affondarle nel colore è una fascinazione poco usuale; inoltre mettere da parte, per qualche momento, prestazioni puramente intellettuali cercando di tradurle in azioni concrete, significa promuovere quelle che sono le competenze, elementi essenziali di ogni percorso educativo.