Per molti studenti la filosofia è materia non solo troppo difficile da studiare, ma anche inutile e noiosa. Gli stereotipi, si sa, fanno parte della natura umana, ma forse in questo caso c’è una qualche verità anche perché assai spesso – e il più delle volte per motivi di tempo – agli studenti viene proposta una sintesi della sintesi degli argomenti filosofici… una sintesi al quadrato della filosofia.

Può capitare così che di fronte alle difficoltà poste dallo studio della filosofia vengono utilizzate dallo studente strategie di studio tra quelle meno efficaci, come ad esempio, provare a imparare a memoria tutta quella serie di complicati discorsi scritti con un linguaggio difficile e pieno di astrusi paroloni, oppure sottolineare sul manuale con l’evidenziatore parole su parole senza poi sapere nemmeno perché!

Posti in questi termini, come non dare ragione a chi sostiene che la filosofia è qualcosa di estremamente noioso!

Muovendo da queste considerazioni e motivati dal convincimento che la filosofia è disciplina più interessante o più utile di quanto si pensi e il suo studio è molto di più di un semplice avvicendarsi di pensieri dei singoli filosofi l’Istituto di Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale di Orvieto ha attivato  il  progetto, nell’ambito del PON avviso 9707 “Realizzazione di percorsi educativi  volti al potenziamento delle competenze e per l’aggregazione e la socializzazione delle studentesse e degli studenti nell’emergenza covid-19” con il modulo “Filosofia in azione”, che si è svolto nei mesi di aprile e maggio e che si è concluso venerdì 27 maggio 2022 presso il Liceo Classico e delle Scienze Umane nell’ambito dell’evento dedicato a “La Grande Bellezza”.

Lo scopo del progetto è stato quello di illustrare alcune teorie filosofiche rendendole fruibili a tutti attraverso attività e giocose simulazioni pensate, realizzate e prodotte dagli studenti lasciati liberi di esprimersi in tutte le loro conoscenze, abilità e competenze. Si è trattato di un viaggio nel tempo dove gli studenti accompagnati dai pensieri dei maggiori filosofi antichi e moderni, da Aristotele a Platone, da Cartesio a Kierkegaard, da Schopenhauer a Marx, si sono messi in discussione per spiegare “concretamente” alcune complesse questioni filosofiche coinvolgendo e impegnando lo spettatore in riflessioni, giochi, esperienze estetiche e vere e proprie sperimentazioni.

Allora succederà di giocare a Marxopoly, il “Monopoly anticapitalista” o anche contemplare l’inconscio raffigurato in un allestimento fantasmagorico o piuttosto cimentarsi con la creativa scatola colorata del prospettivismo. Sono questi soltanto alcuni degli allestimenti o giochi realizzati dagli studenti partecipanti al progetto.

In ogni caso, per tutti i partecipanti è stata occasione di confronto, ognuno cercando di esprimere una propria visione, dando le proprie motivazioni, imparando a vedere, attraverso il dialogo con gli altri, il punto di vista dell’altro e sviluppare la consapevolezza che c’è sempre un’altra prospettiva oltre alla propria.

La filosofia può migliorare le relazioni sociali, la capacità di ascolto, il rispetto dell’altro? Può essere considerato lo studio della filosofia qualcosa di diverso da una sintesi al quadrato di argomenti e diventare davvero una filosofia in azione?

Non è facile rispondere a queste domande, tuttavia piace pensare che una risposta si possa trovare nell’impegno e nell’entusiasmo dei giovani nel fare filosofia… una filosofia in azione.