Giorno della Memoria 27 gennaio 2023
Sala del Carmine Orvieto ore 11.30

La voce di Elie Wiesel
Dal campo di sterminio al Premio Nobel per la Pace

Si fa sempre più insidiosa, con il passare degli anni, la celebrazione del Giorno della Memoria nelle scuole e per le giovani generazioni: la distanza temporale, con la scomparsa dei testimoni, l’inevitabile banalizzazione, attraverso le solite ricorrenti immagini e le solite frammentarie citazioni, minacciano seriamente la corretta trasmissione dell’enormità della Shoah, della sua drammatica unicità nella Storia e del suo insegnamento.
Si può evitare il rischio della banalizzazione, che poi porta all’indifferenza e all’anestesia, (proprio a quanto i sopravvissuti si sono opposti tenacemente!) solo attraverso l’immersione nel documento, nella testimonianza e nella fonte scritta che non perdono la loro potenza di significato.
Così il Liceo Artistico di Orvieto, in collaborazione con il Comune, propone quest’anno il percorso esemplare di Elie Wiesel, filosofo, scrittore, giornalista e diplomatico, attraverso alcuni suoi scritti emblematici che ripercorrono il suo lungo viaggio dal campo di sterminio sino al suo impegno di messaggero di pace, come fu definito dalla Commissione che gli conferì il Premio Nobel nel 1986. Alcuni spunti di riflessione (e di scottante attualità) che si concentrano sulla perdita (e sulla ricerca) di Dio, sulla condizione e il fine di un sopravvissuto, sul problema del male assoluto sino alla responsabilità di messaggero di pace presso tutti i popoli del mondo i cui diritti vengono negati. La voce di Wiesel accompagna i giovani lettori sino all’ultimo estremo bilancio di una vita spesa nella scelta del bene e nella trasmissione dei valori inalienabili dell’uomo sostenuta da immagini di repertorio selezionate dagli studenti della classe IIIA dell’indirizzo Audiovisivo Multimediale del Liceo Artistico e da esecuzioni musicali curate dalla Scuola Comunale “Adriano Casasole”. Si compiacerebbe forse Elie Wiesel, che si dedicò con passione all’insegnamento e al dialogo con i giovani, (e che scrisse tra l’altro Le chant des morts – in traduzione italiana – L’ebreo errante) di questa celebrazione ad alta voce che turba profondamente, ma che illumina la notte di speranza.

 

giorno della memoria
 
LOCANDINA REALIZZATA DA ANTHONELA QUISPE E LEONARDO STELLA
CL. 4D GRAFICA LICEO ARTISTICO

 

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