Quest’anno, in occasione della sesta edizione di Orvieto Cinema Fest, il festival internazionale di cortometraggi che si svolge ad Orvieto dal 17 al 24 settembre, i ragazzi e le ragazze dell’indirizzo multimediale del Liceo Artistico sono stati coinvolti in prima persona. Il loro coinvolgimento quest’anno è iniziato con la visita guidata alla mostra Finis di Fabio Weik, tenuta dallo stesso artista, che ha spiegato personalmente ai ragazzi cosa significhi essere un artista oggi e il senso profondo di quello che ha voluto comunicare con la sua installazione.
Nella Chiesa dei Santi Apostoli di Orvieto Weik, con la curatela di Alice Lazzaroni, ha presentato l’istallazione immersiva “Attraverso Balla”, un viaggo emotivo e sinestetico che porta il visitatore a rivivere l’esperienze dei naufraghi che nel Mar Mediterraneo trovano, tragicamente, una tomba per le proprie speranze.
Centoquarantasette coperte isotermiche simboleggiano altrettante vittime del mare e della tratta mentre una traccia sonora trascina lo spettatore in un viaggio emotivo che sconvolge i sensi e invita necessariamente ad una riflessione introspettiva.
Il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze è passato poi per un workshop di regia organizzato dalla scuola con il regista Marco Scotuzzi, coregista insieme ad Andrea Brusa delle “Voci Sole”, film con Giovanni Storti. Durante l’incontro i ragazzi e le ragazze hanno visionato alcuni corti realizzati dal regista, “Magic Alps” e “Il Muro Bianco” e discusso con lui cosa significhi fare cinema oggi.
Ma il ruolo principale dei ragazzi e delle ragazze all’interno del festival è stato quello di svolgere il ruolo di Giuria Giovani. Infatti, parallelamente alle proiezioni serali, gli studenti e le studentesse dell’indirizzo multimediale a scuola, insieme alla professoressa Dalmonte, hanno potuto vedere i corti in concorso, analizzarli e votare il loro preferito che è risultato “Xiaohui and His Cows” di Lao Xinying, un cortometraggio cinese, lo stesso risultato vincitore per la giuria del premio Best Short 2023:
“Per la sensibilità con cui, con grande capacità di racconto e messa in scena, ci si avvicina allo sguardo di un bambino, per guardare il mondo di oggi con occhi capaci di provare ancora compassione e amore, per un essere umano come per le proprie mucche”.
Sabato sera i ragazzi e le ragazze della classe 3A, 4A e 5A hanno potuto raccontare quindi la loro esperienza sul palco, nella preziosa cornice in un Teatro Mancinelli gremito di pubblico. Questa la motivazione che David Beranzoni, studente della 5A, ha letto sul palco:
“Come giuria giovani abbiamo deciso di premiare Xiahoui and his cows come cortometraggio vincitore. Nonostante la storia sia semplice tocca temi fondamentali per la nostra società odierna, come il rapporto tra madre e figlio. Molto accurato è il parallelismo della relazione tra la madre ed il bambino e la vacca ed il vitello. La figura del bambino che vuole salvare la mucca dal suo destino esprime una purezza interiore non dettata dal sistema, creando un contrasto con il personaggio della madre, costretta a lavorare in una fabbrica. Dal punto di vista tecnico, la fotografia si adatta perfettamente alla storia.”