MARYBA STEAM è il titolo del progetto attivato dall’ “IISACP” di Orvieto in collaborazione con ISS “L. Einaudi” di Roma che ha permesso a due studenti di Orvieto di vivere l’esperienza di un viaggio di studio nell’Amazzonia brasiliana.
Come non conciliare un viaggio in luoghi lontani, selvaggi, poco “occidentalizzati” che hanno richiesto dopo l’arrivo a San Paolo e Manaus ancora 20 ore di navigazione lungo il Rio Negro con un Progetto STEAM ? L’Amazzonia con la sua “complessità” ha rappresentato l’ambiente di apprendimento per eccellenza per le discipline STEAM, (Scienza, tecnologia, progettazione, arte e matematica) che si focalizzano su di un apprendimento integrato, che attraverso la ricerca si avvicina sempre più alla vita reale e alla risoluzioni di azioni e di problemi.
Caterina Dragoni , studentessa del V anno del Liceo classico “Gualterio”, ha definito questa esperienza una delle migliori della propria vita per l’intensità e il contatto con realtà lontane e diverse da quelle in cui è cresciuta, riuscendo a scorgere prioritariamente nuovi punti di vista e nuove priorità: “Ogni giorno che passa siamo sempre piu convinti dell’importanza di questa esperienza per tutti: ragazzi, nativi ed educatori”
Trascorrendo le giornate nel Parco Nazionale dello Jauaperi , presso lo XIXAU AMAZON ecolodge, i 16 studenti selezionati tra le diverse scuole italiane della rete” STEAM, hanno avuto modo di avere contatti con le popolazioni indigene, soprattutto con i bambini, che si sono mostrati ben felici di avere come tutor in attività di studio, i nostri studenti.
Elia Lagrimino, studente del V anno del corso di studi di Manutenzione e assistenza : meccanica ed elettronica dell’Istituto professionale “Luca Coscioni”, ha ricordato in particolar modo i lunghi viaggi anche di 8 ore al giorno che questi bambini ,in alcuni casi, sono costretti a sostenere per raggiungere la scuola.
Ritornare alla natura, cibarsi di ciò che viene raccolto o cacciato quotidianamente, sentire a piedi nudi il contatto con la terra , ascoltare i suoni della foresta tropicale non può non permettere una nuova focalizzazione ,una nuova prospettiva di vita.
“Il viaggio di Caterina ed Elia, carico di racconti, sfavillìo negli occhi,emozioni, conoscenze, percezioni, sentimenti, amicizie, condivisioni, consapevolezze” afferma il Dirigente scolastico profssa Cristiana Casaburo, “sta diventando, giorno dopo giorno il nostro racconto: C’era una volta il villaggio di nome XIXAU…”