Secondo appuntamento con il dottor Alberto  Pecorelli al liceo F.A Gualterio.Si è svolto infatti martedi 7
marzo un altro incontro del ciclo di lezioni di economia finanziaria che il professionista orvietano tiene con
le giovani studentesse e i giovani studenti di Palazzo Clementini. La platea, costituita dai ragazzi del liceo
classico e delle scienze umane opzione economico sociale con la supervisione del professor Marocco
Angelo e delle professoresse Anna Gribaudo e Chiara Scurti, è stata intrattenuta sul tema della Unione
europea. Con un approccio molto esperenziale il dottor Pecorelli ha ricostruito la genesi del grande
progetto europeo, già teorizzato da Kant nel 1795, il suo sviluppo ma anche l’azione, i valori e le conquiste
di questo sogno sovranazionale. Avendo vissuto, per motivi professionali, tra gli altri, in dodici paesi della
attuale Ue l’economista ha spiegato cosa significhi davvero essere cittadini europei con una focalizzazione
sui punti di forza e ancora di debolezza di un lungo percorso di integrazione. Esempi molto concreti i suoi
che hanno raccontato, con un linguaggio accessibile ma altrettanto rigoroso, i grandi temi del dialogo
interculturale, dell'occupazione, della coesione sociale e più in generale dell'impatto delle politiche
europee sulla società. Lucide riflessioni dunque non prive comunque di qualche spunto garbatamente
provocatorio legato al diffondersi della paure dovute dalla crisi ma anche ad un non adeguato
rafforzamento politico ed istituzionale degli organismi di Bruxelles. Una attenzione particolare poi è stata
riservata alla questione economica e finanziaria: il mercato unico, la libera circolazione di persone, merci e
capitali, i patti di stabilità, la moneta unica e le grandi questioni ancora aperte per la macro e la
microeconomia. Nell’aula magna del liceo il pubblico di giovanissimi ha ascoltato in silenzio un racconto
delicato che ha saputo coniugare esperienza di vita e professionalità di livello. Insomma uno sguardo vivo e
diretto su quanto studiato nei libri perchè la vera formazione avviene anche attraverso la testimonianza
diretta.  Come a dire dai banchi di scuola al lavoro in una ottica trasversale ed integrata per mettere a
confronto idee e aspettative delle nuove generazioni riguardo i temi che caratterizzano oggi il dibattito
sull’Unione Europea.