Bibliosofiamo. Si chiama così l’evento che ha visto protagonisti, giovedì 25 maggio, nella suggestiva cornice della biblioteca Luigi Fumi, i ragazzi del liceo classico e i bambini della scuola primaria Barzini per un pomeriggio di giochi e narrazioni filosofiche. L’appuntamento rientra nel laboratorio storico – filosofico coordinato, al Gualterio, dai docenti Angelo Marocco e Chiara Scurti, impegnati, durante tutto l’anno scolastico, a proporre tante occasioni formative ai propri studenti: incontri di orientamento con le parti sociali, attività di educazione finanziaria, collaborazioni con il liceo finlandese Kouvon Yhteislyseo e soprattutto il progetto “FIlosoFARE: pensieri in gioco” di cui ieri il momento conclusivo. L’obiettivo della attività: tradurre in pratica ludica i grandi temi della storia del pensiero. Ovvero realizzare giochi, esperimenti e attività mentali pensate appositamente per le alunne e gli alunni della primaria coordinati e guidati dalla maestra Claudia Libertazzi, responsabile del progetto “Biblioteca” e da sempre convinta sostenitrice di percorsi filosofici per i più piccoli. Un approccio semplice e immediato dunque per favorire lo sviluppo della capacità di pensare in modo indipendente e responsabile. Come già accaduto a marzo quando, in una perfetta declinazione della metodologia del peer tutoring i bambini avevano scoperto la filosofia attraverso i racconti e le sfide dei grandi autori, anche ieri ad accompagnare gli ospiti in questo percorso sono stati Socrate e Ipazia, impersonati da tre giovani studenti del Liceo. Lungo il porticato dell’ex convento di San Francesco erano infatti stati allestiti e disposti i giochi realizzati dai ragazzi del Gualterio in una sorta di viaggio tematico che, partendo dall’agorà del V secolo, ha toccato importanti questioni: il relativismo, i dilemmi morali, l’origine del mondo, il problema del tempo. Ma anche una edizione 2.0 dei classici Monopoli e
gioco dell’oca in versione Marxopoli e il tragitto di Er. Ad aprire i lavori nella nuova sala Digipass il padrone di casa, dottor Roberto Sasso che, nel ringraziare le scuole, ha sottolineato l’importanza di vivere la biblioteca come spazio della città anche e soprattutto per i bambini. A seguire i ringraziamenti delle due dirigenti, dott.ssa Antonella Meatta e Cristiana Casaburo, entrambe molto soddisfatte per questa collaborazione, esempio di una pedagogia del fare in cui tutti gli studenti sono protagonisti attivi di un pensare con la propria testa che è confronto e talvolta scontro. Del resto chiedersi il perché è l’obiettivo di una formazione integrale e davvero completa e i bambini lo hanno raccontato benissimo in un video realizzato con l’aiuto di due studentesse più grandi, due amiche, anche se non compagne di studi. 8 minuti intensi e autentici, in un susseguirsi di frame dove le domande sono nate spontaneamente su tante questioni, anche inaspettate, a conferma di quanto diceva anche Antonio Gramsci: “ogni uomo è filosofo, partecipa di una concezione del mondo, contribuisce a suscitare nuovi modi di pensare”. Quindi il momento più atteso: la possibilità per tutti di cimentarsi con le sfide del pensiero. Passando da un allestimento all’altro chiunque ha potuto giocare e mettersi in gioco. Le bambine e i
bambini, dopo un anno ormai filosofi nell’animo. Ma non solo. Anche i genitori, le docenti, gli adulti presenti non si sono risparmiati perché in fondo filoso FARE è la più classica e la più spontanea delle attività umane. La conclusione del pomeriggio filosofico ha visto un doppio scambio di doni. Un enorme, coloratissimo gioco dell’oca costruito con i quesiti dei bambini e donato dalla scuola primaria Barzini al liceo classico Gualterio. Tante domande, anche spiazzanti, da percorrere in compagnia dei maestri del pensiero come pedine ma senza risposte cattedratiche o scolastiche, trovando, piuttosto, ognuno le proprie. E un’opera prima “FiaboSofia: filosoFare con le favole”, vale a dire un piccolo libretto di racconti, scritti direttamente dai ragazzi e dalle ragazze di Palazzo Clementini, su temi liberamente scelti e ispirati alle grandi questioni della filosofia, nella convinzione, ispirata alle parole di Rodari, che “la fiaba sia il luogo di tutte le ipotesi”. Grande emozione per tutti perché l’attività ha coinvolto ed entusiasmato chi la ha realizzata e sostenuta durante questi mesi. “Per il prossimo anno pensiamo a qualcosa di più, non di meglio, ma di più” l’augurio della Dirigente professoressa Cristiana Casaburo che, nel salutare i presenti, ha ricordato l’importanza del dialogo e del confronto, anche per le giovani generazioni, in tutti i luoghi possibili, non solo virtuali ma reali come lo era l’agorà ateniese.

BIBLIOSOFIAMO

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