Il giorno 31 Maggio u.s., tre classi del Liceo Scienze umane di Orvieto, si sono recate in Toscana, più precisamente nel cuore del Mugello, alla scoperta di un comune toscano, Calenzano, e di una piccola scuola situata sulle montagne, Barbiana. La visita presso tali luoghi, è frutto di curiosità nate con lo conoscenza di Don Milani, sacerdote che proveniva da una famiglia aristocratica di Firenze; abbandonò ogni sua ricchezza per rendere ricche culturalmente altre persone, in particolar modo i suoi studenti. Una volta arrivato a Calenzano, come raccontano dei suoi ex allievi, Don Milani si rese conto di quanta ignoranza “alloggiasse”in quel luogo e decise di organizzare una scuola, aperta a tutti coloro che erano definiti “persi”.
Una volta arrivati a Calenzano, gli studenti sono stati accolti dal parroco della parrocchia, il quale ha raccontato la vita di Don Milani e l’importanza di questa personalità nel mondo, evidenziando prima il suo ruolo di Sacerdote e poi successivamente quello di maestro. Ad arricchire però questo incontro sono state delle persone “speciali”, alcuni ex allievi di Don Milani, i quali hanno raccontato nei minimi dettagli la scuola di Calenzano e la sua figura, suscitando un grande interesse in noi ragazzi che abbiamo posto loro numerose domande. L’incontro con gli ex allievi è avvenuto nelle aule in cui Don Milani praticava le sue lezioni, questo ha reso ancor più emozionante il colloquio; il luogo è caratterizzato, inoltre, dalla presenza di due pozzi nel cortile interno, uno in particolare, in cui gli allievi di Don Milani decisero spontaneamente di gettare al suo interno tutti gli elementi che potevano essere oggetto di distrazione, come palloni da calcio o racchette, per potersi dedicare interamente allo studio. Calenzano si è rivelata una tappa molto coinvolgente e interessante, il contatto con la realtà ci ha fatto immergere in quello che era realmente il mondo di Don Milani e dei suoi ragazzi.
Dopo un tratto di strada, chiamato il Sentiero della Costituzione, faticoso ma molto piacevole, si arriva presso la Scuola di Barbiana, la quale però è preceduta da un piccolo cimitero, in cui è situata la tomba di Don Milani affiancata da alcune dediche che i ragazzi hanno scritto per lui. L’ambiente è immerso nella natura, molto accogliente e lontano dalla realtà cittadina, in ogni angolo è possibile intravedere qualcosa che ricordi Don Milani, come se lui fosse ancora lì. Ad accogliere è arrivato un signore, molto gentile e disponibile che, insieme ad un uomo anziano, è riuscito nonostante il poco tempo a disposizione a spiegare e a mostrare ciò che Don Milani realizzò a Barbiana.
Questa esperienza, oltre ad aver ampliato il bagaglio culturale di noi studenti, ha suscitato numerose emozioni e il desiderio di leggere ciò che il grande pedagogo e pedagogista ha scritto. E’ stata una piacevole visita, da consigliare vivamente a giovani e adulti.
Per le Classi TERZE LSU
Lavinia Frosoni