E’ stata la suggestiva cornice della biblioteca comunale Luigi Fumi ad ospitare l’evento “L’arte di stare bene ovvero la ricerca della felicità”, un progetto nato dalla sinergia tra Fondazione Cotarella e Liceo Gualterio che, durante l’anno scolastico ormai in dirittura d’arrivo, hanno deciso di collaborare provando a coniugare benessere, territorio, saperi e talenti. L’iniziativa infatti giunge a conclusione di un percorso iniziato a gennaio quando alcune studentesse della III A del liceo delle scienze umane hanno scelto di svolgere il pcto proprio presso Fondazione Cotarella dove, in un ambiente accogliente ed inclusivo, hanno potuto mettersi alla prova con numerose iniziative. A coordinarle il dottor Ruggero Parrotto insieme alla dottoressa Giulia Micozzi che hanno accettato con entusiasmo la proposta di una riflessione comune, di uno scambio reciproco suggerita dalle due docenti di Palazzo Clementini, le professoresse Chiara Scurti e Debora Dorillo. Ne è nata una idea che si è concretizzata mercoledì 29 maggio grazie all’ospitalità del dottor Roberto Sasso, referente della Biblioteca, che ha accettato con convinzione di ospitare l’evento ovvero mettere al centro lo stare bene come una responsabilità a cui tutti siamo chiamati per favorire il benessere dei giovani fuori e dentro scuola. Due classi dell’Istituto orvietano, diretto dalla Dirigente professoressa Cristiana Casaburo convinta sostenitrice di questo momento finale, si sono allora messe in gioco per ragionare sul prendersi cura del corpo e della mente e promuovere l’armonia con sè stessi. Ad aprire i lavori le studentesse del liceo delle scienze umane che hanno raccontato la loro esperienza in Fondazione con voce a tratti commossa. Un racconto personale fatto di attività culturali e ricreative in cui hanno potuto cimentarsi ma soprattutto di relazioni umane, di rapporti sociali, di connessioni intime che hanno potuto sperimentare e costruire grazie alla professionalità e alla disponibilità del personale tutto di Fondazione Cotarella e da cui sono uscite profondamente arricchite. Del resto la mission e la vision di Fondazione Cotarella sono proprio queste come evidenziato dai responsabili presenti: Giulia Micozzi, David Scatolla e Grazia Boccacci hanno sottolineato infatti l’importanza di puntare sui giovani sostenendo in tanti modi il territorio e soprattutto chi ha bisogno di un sorriso. Ad intervallare i vari interventi le studentesse e gli studenti della III B del liceo classico: loro il compito di coinvolgere i presenti in una attività filosofica strutturata a partire dalla scelta della parola felicità. Attraverso la mediazione di testi antichi gli studenti hanno infatti preso coscienza e restituito la profondità semantica della parola collegandola alla loro visione di felicità in un dialogo a più voci con Epicuro. Una riflessione tra pensiero filosofico antico e moderno che ha “incrociato” i concetti di ragione, responsabilità, “eudamonia” con la consapevolezza che la felicità davvero non ha età.