Il liceo delle scienze umane, il liceo artistico e l’ istituto alberghiero: ingredienti perfetti tra pedagogia, arte e sapori
Nei laboratori di cucina dell’alberghiero “Luca Coscioni” un corso di alta cucina
Può un laboratorio di cucina educare ai valori dell’inclusione ed esaltare le potenzialità della diversità? Il gruppo di ragazzi appassionati di cucina, che hanno frequentato il percorso “La grammatica del gusto”, non ci avrebbero mai pensato prima. Eppure, sono bastate poche ore per scoprire come, anche tra i fornelli, la diversità arricchisce il gusto, creando una sinfonia di legami e di sapori.
Un gruppo di studenti e studentesse del Liceo scienze umane e del liceo artistico dell’IISACP di Orvieto, seguiti da loro coetanei più esperti, che frequentano l’indirizzo di enogastronomia dell’Istituto alberghiero “Luca Coscioni”, hanno partecipato ad un corso di alta cucina. Una full immersion di 30 ore, nelle quali hanno esplorato, grazie alla sapiente guida dello chef Giuseppe Solombrino, gli accostamenti tra i sapori, dai più classici ai più creativi.
Gli studenti, grazie ad una didattica prettamente laboratoriale, hanno progettato e realizzato ricette che prevedono l’abbinamento di alimenti apparentemente tra loro discordanti, ma la cui unione, invece, è capace di far emergere il meglio dagli abbinamenti tra ingredienti, che risultano infinitamente più deliziosi di quanto possano esserlo se gustati singolarmente.
Lo chef Solombrino, assistito dal tutor Mauro Baldascino, partendo da una nuova classificazione degli alimenti, una sorta di grammatica dei sapori, ha offerto agli studenti gli strumenti per imparare a padroneggiare una lingua nuova del gusto, esaminando combinazioni, associando idee, immagini e sensazioni, analizzando i risultati gustativi e proponendo ricette.
Cilindro di pollo C.B.T, cipollotto croccante e maionese vegana alle arachidi; Millefoglie di pane alle noci, mousse al caprino e salsa di pere; Uovo 68° con schiuma e lamelle di champignon, bacon croccante e clorofilla di prezzemolo; Crema di cavolfiore, nocciole e tartufo; Cavolfiore C.B.T bruciato, con burro affumicato e salsa alle noci; Rana pescatrice alle ostriche; Rabarbaro abbinato alle mandorle, mirtilli, fichi e cioccolato bianco: queste alcune delle ricette che i ragazzi, divisi in gruppi di lavoro, sono riusciti a preparare grazie alle indicazioni dello chef. E dopo gli impiattamenti, i partecipanti hanno potuto verificare come la diversità può esaltare il gusto, creando una sinfonia di sapori.
Il laboratorio fa parte del Progetto PON “Apprendimento e socialità. Sinfonia delle idee: dalla scienza all’immaginazione”, modulo: La grammatica del gusto, voluto dalla dirigente scolastica dell’IISACP di Orvieto, Cristiana Casaburo, e sostenuto dalla Unione europea, che si è svolto nelle ultime settimane di giugno 2022, presso la sede dell’Istituto alberghiero “Luca Coscioni”.
“Unità nella diversità” è il motto ufficiale dell’Unione europea. Tre parole che spiegano con chiarezza un aspetto determinante del progetto di integrazione europeo: nella ricchezza e nel riconoscimento delle nostre differenze culturali, linguistiche, religiose scegliamo dei valori comuni e ci impegniamo per realizzarli insieme.
Grazie a questo progetto gli studenti e le studentesse hanno capito praticamente l’essenza dell’integrazione: infatti, in cucina come nella vita, l’interazione tra elementi, anche apparentemente tra loro discordanti, crea qualcosa di sublime, se l’intelligenza guida la giusta sintonia tra le diversità.
Gli impiattamenti di alcune ricette: