Le classi Quinte del Liceo delle Scienze Umane, accompagnate dalle docenti Silvia Michelangeli e Antonella Rellini, hanno visitato la Casa natale di Maria Montessori di Chiaravalle, ora Casa Museo, e le scuole montessoriane della cittadina, la “Casa dei Bambini” e la Scuola primaria, riprendendo quei contatti col territorio marchigiano che a causa del Covid-19 erano stati interrotti.
L’esperienza, coerente e in linea con l’indirizzo di studi, rientra a pieno titolo nel Progetto “Laboratori di Vita” che mira a collegare gli apprendimenti teorici e l’esperienza pratica, in una sorta di continuità simbolica con l’insegnamento della stessa pedagogista Montessori.
Gli studenti, nel corso della mattinata, hanno potuto, nella Casa Museo, conoscere e manipolare i materiali didattici- scientifici montessoriani, materiali di sviluppo sensoriale e materiali di sviluppo cognitivo, per poi osservare il loro utilizzo nella Casa dei Bambini (3-6 anni) e nella Scuola primaria, dove i bambini “lavorano”concentrati e autonomi nelle attività stimolanti predisposte accuratamente dalle maestre specializzate nel metodo montessoriano, attività che rispondono pienamente ai bisogni dei bambini di “fare” e di “conoscere facendo”.
La stanza all’aperto, a contatto con la Natura, parte integrante della Casa dei Bambini, è la cerniera che dischiude un concetto tanto caro alla pedagogista di Chiaravalle, l’Educazione Cosmica: un’educazione che ha origine nella Casa dei Bambini, ma che si apre al Mondo, alla Natura, agli altri esseri viventi, agli esseri umani, alle piante, agli animali, nella consapevolezza che i bambini, gli uomini-adulti del futuro, futuri cittadini e costruttori di Pace, sono inseriti, come noi tutti, in un Sistema di connessioni, in cui ogni parte è fondamentale e indispensabile per il Tutto che contribuisce a costituire: l’educazione, fondata su questa intima consapevolezza, si fa cosmica e richiede e si fonda sul rispetto per il Cosmo e per la Vita.
Nel pomeriggio, a Senigallia, le classi hanno visitato il Museo del Giocattolo Antico, in un passaggio ideale dal gioco/materiale scientifico/strutturato di Montessori al giocattolo come oggetto affettivo e evocativo di ricordi e stimolatore di fantasia e creatività, nonché testimonianza antropologica dei cambiamenti storico-culturali della nostra società occidentale