Le classi seconde del Liceo delle Scienze Umane, accompagnate dalle docenti di Scienze Umane che, accogliendo il suggerimento della Dirigente Scolastica, hanno risposto all’invito del Dott. Roberto Sasso per una giornata di “Gaming” presso la Nuova Biblioteca Pubblica “L. Fumi”, hanno partecipato ad un incontro stimolante e didatticamente innovativo e formativo.
Gli studenti hanno incontrato il Prof. Andrea Ligabue, Ludologo e Coordinatore della sezione modenese del GAME Science Research Center e docente presso il corso di Scienze della Formazione Primaria per l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Si è trattato non di un incontro tradizionale, ma di un incontro immediatamente attivo: i ragazzi, a coppie, hanno giocato, cimentandosi nel gioco da tavolo “Ticket to ride”, in un’ avventura ferroviaria che si è snodata attraverso il Nord America in cui i giocatori competono per “unire” varie città fra loro attraverso l’utilizzo di concessioni ferroviarie .
I ragazzi, dopo un primo momento di incertezza, hanno iniziato a collaborare, scambiandosi all’interno della coppia idee e pensieri, accogliendo il punto di vista dell’altro e ristrutturando il proprio, in vista dell’obiettivo condiviso e sullo sfondo di un’attività inclusiva e motivante.
Il ludologo non solo ha coinvolto i ragazzi nell’attività pratica del gioco analogico, ma ha innescato, riflettendo e dialogando con i ragazzi, un processo di meta cognizione sui processi cognitivi attivati, relativi al funzionamento della memoria di lavoro (MDL, in lingua inglese “working memory”) e all’individuazione di procedimenti logici e razionali per attuare strategie efficaci e raggiungere obiettivi prefissati, chiarendo altresì i punti di forza e di debolezza delle proprie e altrui strategie.
Il gioco, come sostengono ormai da tempo pedagogisti e psicologi, entra a pieno titolo nella pratica educativa, è uno strumento educativo che attiva competenze cognitive e di meta cognizione, ma anche competenze linguistiche e relazionali funzionali alla vita quotidiana e all’inserimento efficace nel mondo del lavoro. Già i filosofi Platone e Aristotele avevano intuito l’importanza del gioco e dell’affettività nello sviluppo dell’individuo, specialmente nell’età evolutiva; oggi questo valore del gioco è indiscutibile e nella prospettiva dell’educazione permanente – Life ong Learning e del “Ciclo di Vita”, il Gioco, in tutte le sue varianti, diventa formativo per tutte le età della Vita perché consente in generale, oltre alla specificità illustrata sopra, di conoscere la realtà circostante, di sviluppare fantasia e creatività, di interagire con gli altri, di metterci alla prova, sperimentando nuove capacità e consolidando quelle già acquisite, esprimere il nostro mondo interiore e apprendere le coordinate del mondo adulto.
Anche dal punto di vista antropologico il Gioco è interessante perché si lega alle tradizioni, alla cultura di un popolo … ma, di certo, nel “Villaggio Globale” indicato da McLuhan, i Giochi sono anch’essi ormai trasversali e internazionali e i nostri studenti, dotati di uno sguardo aperto sul mondo, dovranno integrare efficacemente entrambe le prospettive.
L’appuntamento è al prossimo Gaming !