Gli studenti delle classi seconde del Liceo delle Scienze Umane, accompagnate dalle docenti Michelangeli e Rellini e guidati dalla Dott.ssa Calancea Irina, esperta di cambiamento climatico e transizione ecologica, hanno partecipato attivamente al Progetto “Affresco del Clima” interrogandosi sulla cause e  sulle conseguenze del cambiamento climatico, argomento complesso, spesso divisivo, talvolta ansiogeno, ma certamente strategico.

Il “Fresk” (così si chiama il Progetto nella sua denominazione originaria, inventato nel 2015 da Cédric Ringenbach, esperto di cambiamenti climatici, ex direttore del Progetto Shift, insegnante e consulente)  è stato molto formativo:  gli studenti-partecipanti affrontano un tema attualissimo attivandosi e manipolando, lavorando in gruppo e utilizzando strumenti semplicissimi (carte, pennarelli, carta e un tavolo), informazioni scientifiche, tecniche e socio-economiche provenienti dai rapporti IPCC (UN/UNFCCC), Gruppo intergovernativo sul Cambiamento Climatico; l’obiettivo è capire il cambiamento climatico, discutere su un argomento che coinvolge tutti e stimolare l’azione per affrontare l’urgenza climatica. Il laboratorio ha previsto varie fasi: scoprire le relazioni tra le varie attività umane e l’impatto sull’ambiente in termini di emissioni di gas serra; fissare la conoscenza costruendo insieme un pannello con immagini e linee colorate e immagini creative di congiunzione; esprimere e condividere emozioni suscitate dal tema nella consapevolezza che il benessere psico-fisico dell’individuo si lega strettamente alla salute dell’ambiente naturale in cui viviamo; parlare, discutere e proporre azioni così da guardare al futuro con speranza e operatività, superando la inazione e l’apatia.

Gli studenti condotti dalla Dott.ssa Calancea hanno compreso e condiviso che l’Umanità è responsabile dell’attuale cambiamento climatico e che tutti siamo interessati e abbiamo un ruolo da svolgere per salvaguardare l’ecosistema, cambiando le nostre abitudini, cominciando ad esempio da quello che ognuno di noi può fare, scegliendo di camminare a piedi o di utilizzare i mezzi pubblici piuttosto che prendere la macchina per percorrere brevi o lunghe distanze, oppure ridurre viaggi a lunga tratta prediligendo il treno rispetto all’aereo, spegnere apparecchi elettrici e luci quando non servono, fare acquisti consapevoli e fare scelte alimentari sostenibili.

E’ importante, insomma, agire e non solo parlare … agire insieme e attivare l’intelligenza collettiva per risolvere un problema che riguarda il mondo globale.

Gli studenti hanno mostrato un vivo interesse e hanno messo in gioco competenze relative alla Psicologia, disciplina curricolare, come la riflessione sulle emozioni che il cambiamento climatico può provocare negli individui che acquisiscono consapevolezza del processo in atto.