Si è concluso positivamente il progetto estivo del Liceo delle Scienze Umane che “mettendo in gioco le EMOZIONI” si è rivolto agli studenti delle future classi prime così da sostenere il recupero della cosiddetta “competenza sociale”, estremamente importante nel percorso educativo, ma messa a dura prova dalle ben note condizioni attuali.
Se la scuola “deve insegnare a vivere”, come dice il filosofo Edgar Morin con questa espressione datata ma sempre feconda, allora le discipline di studio devono anche concorrere alla formazione di uno studente capace di gestire le emozioni, di saperle interpretare potenziando la capacità di leggerle in se stesso e nell’altro. Ecco che allora il progetto attivato si è proposto, per così dire, di favorire nei giovani partecipanti il “disvelamento” del proprio io personale, attraverso l’incontro e il rafforzamento del senso del “ Noi”
La dimensione del “fare” è stata centrale: le emozioni si sentono e si esprimono, non si dicono …
L’attività motoria all’aperto funzionale all’espressione corporea delle emozioni, nel cortile della scuola, è stata affiancata ad attività laboratoriali in cui i ragazzi sono stati protagonisti attivi – creativi, incentrate sulla produzione guidata di “racconti emozionali”, attraverso l’applicazione del metodo del “binomio fantastico” rodariano, e di disegni e lavori di pittura, in cui il colore è stato il veicolo espressivo immediato del mondo interiore di ciascuno.